Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

mercoledì 9 aprile 2014

Il viaggio di Darinka

“Che cos’é ‘walk-about-italia’? In due parole è il mio più grande desiderio. Camminare da sola, dalla Sicilia al Piemonte, con una macchina fotografica, un diario, senza soldi e una scatola nella quale raccogliere i vostri sogni”.
Così si legge sulla homepage del sito che racconta l’avventura di Darinka Montico, fotografa di Baveno (Lago Maggiore), alle prese con la risalita a piedi della Penisola.
Partita da Palermo il 26 marzo scorso, Darinka (vezzeggiativo russo di Daria???) arriverà oggi a Ragusa. Alle sue spalle Corleone, Cianciana, Agrigento, Licata, Palma di Montechiaro, Gela: a occhio e croce un 300 chilometri buoni. Sul suo profilo Facebook Enzo L. scrive: «Darinka attraversa l’Italia a piedi, dalla Sicilia al Piemonte, raccogliendo i sogni delle persone che incontra e gli scatti dei luoghi che incrocia per scriverne infine un libro. Quando l’ho sentita al telefono la prima volta e mi ha detto Sono a Licata, per Gela ci sono 30 chilometri? Ok, in sei orette dovrei farcela! … mi è sembrata abbastanza folle da poter meritare tutta la mia ospitalità!».
E sì perché Darinka, come una novella cantastorie dei tempi passati, attraversa territori e città, incontra persone, condivide emozioni, e in questo scambio continuo che sa di antico, racconta la sua storia e ascolta quella delle persone che le offrono ospitalità. E così, come un tempo nelle piazze gli spettatori remuneravano con piccole offerte l’arte della parola raccontata da questi bizzarri viaggiatori affabulatori - storie che entravano a far parte del bagaglio culturale collettivo di una comunità - alla stessa maniera oggi Darinka regala qualche pillola della sua avventura in cambio di ospitalità. “La camminata fino a Palma di Montechiaro scorre liscia - scrive Darinka nel suo diario - solo 25 chilometri in confronto dei 50 per arrivare ad Agrigento: me li mangio come fossero noccioline. Evito di perdermi e arrivo a Palma fresca come una rosa. Inizio ad apprezzare i giorni più duri, come il cammino fino a Corleone o quello fino ad Agrigento, perché fanno sembrare i cammini tra i 20 e i 30, senza intemperie veramente delle passeggiate”. Venticinque chilometri di cammino e sentirsi freschi come una rosa: è una tipa tosta la nostra amica…! E così continua: “A Palma i miei piedi mi guidano da soli esattamente alla mia destinazione, l’ufficio della proloco locale, che tramite un contatto su Facebook (grazie Michele) ero riuscita a contattare. Mi aspetta Raffaele, lavora per la proloco e dipinge i quadri che ne tappezzano le pareti. La Sicilia è veramente una terra di artisti. Passerò la notte proprio li, sul pavimento dell’ufficio della proloco che si trova all’interno del palazzo Tomasi, scenario del Gattopardo! È la prima volta che mi tocca sfoderare materassino e sacco a pelo, però mi sento una principessa a dormire nel palazzo”.
Ecco, lo confesso, più passa il tempo, più scorrono i giorni, e più l’avventura di Darinka mi affascina. In fin dei conti a chi non piacerebbe lanciarsi un una epopea come questa? Anni fa, per esempio, progettavo con un amico di percorrere tutto il sentiero E1, da Capo Nord a Capo Passero, estrema punta sud-orientale della Sicilia continentale. E come spesso accade con i sogni, non se ne fece nulla purtroppo. E dunque, più leggo le riflessioni di Darinka e osservo le foto che inserisce sui social network, più mi affeziono a questa ragazza e alla sua impresa solitaria. Mi prende come un senso di tenerezza verso di lei, come un moto dell’animo che vorrebbe aiutarla, darle assistenza, compagnia durante quelle sue lunghissime camminate. Farla sentire meno sola. E scopro che questo mio sentimento sta pervadendo la rete, come se si fosse stretto intorno a lei un cordone di solidarietà, un afflato di fratellanza e umanità che l’accompagna e se ne prende cura: “We love you…”; “Metti la crema che ti bruci…”; “Sei arrivata? Non farci preoccupare…”; “Se passi di qui mi faccio trovare. E ti procuro una carriolina per i miei di sogni…”; “Grande Dary, grande Licata vai a mangiarti un mega panino da Oscar Panino”; “Ciao tigre…! Come va il tuo viaggio? Ti seguiamo sempre, tienici informati. Stai molto bene con il nuovo taglio corleonese! P.s. Complimenti per l’avventura…”; “Ciao Darinka, se ti serve un tetto a Palma di Montechiaro fai un fischio”.
Ha del sorprendente tutta questa voglia di partecipazione e di solidarietà, in un epoca di estremo egoismo e disinteresse verso il prossimo. Sono sicuro che al suo ritorno, questo è ciò che resterà maggiormente impresso nei ricordi di questa piccola grande viaggiatrice.  

Darinka terminerà il suo viaggio a ottobre, in tempo per festeggiare il compleanno con i suoi. Ciao cara, continueremo a seguirti. In bocca al lupo.

Fonte: http://www.walkaboutitalia.com/

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