Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

venerdì 5 luglio 2013

Cultura, viaggi e avventura: le armi di seduzione del vero marpione

Alle volte capita di imbattersi in notizie che ci fanno esclamare: “Ah però…! In effetti è proprio così…”. A me è capitato l’altra sera. Gironzolavo su internet e casualmente sono finito su un sito che affrontava il tema della seduzione maschile, ovvero le tecniche più usate per far colpo su una donna. Per dirla tutta, quando mi trovo al cospetto di una donna che mi intriga, il mio modo di essere e di relazionarmi muta spontaneamente, come se scattasse il pilota automatico. Di solito sono una persona clamorosamente flemmatica, pigra e indolente (“il mio regno per un divano”) e difficilmente riesco a farmi coinvolgere in qualcosa. Per anni il mio eroe letterario è stato Oblomov, il che è tutto dire. Spesso, ad esempio, quando mi trovo coinvolto in una discussione, infarcisco il mio eloquio di espressioni volutamente vaghe e generiche, associate a versi aggraziati o di riprovazione, a seconda del tono dell’interlocutore: “e già…”, “è proprio vero…”, “ma infatti…”; “cosa vuoi…, d’altra parte…”; “non ci sono più le mezze stagioni…” (che, come si sa, va bene in ogni contesto). In realtà la mia mente vaga, e solo per cortesia resto lì ad ascoltare (senza capire, chiaramente). Quando al contrario ho davanti, come detto, una ragazza che stuzzica la mia fantasia, divento una specie di vulcano in eruzione. Parlo a ruota libera, racconto della mia vita, dei miei viaggi. Immancabilmente attacco con il Cammino di Santiago, che notoriamente fa sempre molta scena. A seguire continuo con la Grande Randonneé in Corsica, le Calanques di Marsiglia, la Foresta Nera, la Bretagna attraversata a piedi, il Monte Bianco e così via. Per non parlare poi delle esperienze più ardite e spericolate, vale a dire arrampicate, calate in corda doppia giù dalle cascate, canyoning, rafting, torrentismo. Il tutto proposto con voce esageratamente impostata, modello Manuel Fantoni quando racconta del suo imbarco sul cargo battente bandiera liberiana...! Ricordo che una volta, trovandomi in bicicletta con un gruppo di amici sul Delta del Po, feci uno sfoggio talmente esagerato di avventure di viaggio, che la ragazza sulla quale dovevo far colpo rimase pressochè muta per circa un’ora. Ed un tizio che era alle nostre spalle, roso da un’invidia potenzialmente letale, espose improvviso con un: “E basta…, lasciala in pace a sta povera ragazza…”.
Ma non mi limito ovviamente ai soli racconti di viaggio: il secondo cavallo di battaglia è la scrittura, i miei libri. Anche questo di solito fa molto colpo. Atteggiando platealmente un’espressione di finta modestia (certo non arrivo a strofinarmi le unghie della mano sulla camicia…, s’intende), lascio cadere qualche frase sull’argomento e poi simulo diligentemente un certo imbarazzo nell’affrontare la faccenda. E con ciò aumento ancor di più la curiosità della potenziale “preda”. E se ciò non basta, cerco di dare sfoggio di grande cultura parlando di letteratura, storia, filosofia, di tanto in tanto lancio nella mischia qualche frase in latino (perlopiù maccheronico). Tutto fa brodo, insomma.
Che farabutto…! Si, potete dirlo: è la pura verità. Ecco, fino a ieri sera pensavo di essere uno dei pochi esseri viventi della Terra che adottano simili cialtronate pur di far colpo, e invece, a sorpresa, ecco la realtà dei fatti: quasi otto uomini su dieci pensano che per conquistare una donna basti una conversazione impegnata e intelligente, giocata su cultura enciclopedica (45 per cento del campione), viaggi (31 per cento) e avventure di sport estremi (22 per cento). È quello che emerge da un’indagine condotta Found!, un’agenzia attiva nel campo della comunicazione e del marketing. Dai dati, tuttavia, emerge che di fronte al maschio “acchiappone”, non ci sono più donne disposte a bersi qualsiasi tipo di panzana, ma agguerritissime investigatrici pronte a sputtanare seduta stante il latin lover mitomane (una donna su due verifica sempre quello che il proprio accompagnatore le dice). Tra l’altro, afferma la ricerca, l’avvento di internet e dei social network, hanno dato una mano notevole in questo senso: bastano due click per verificare la veridicità di ciò che afferma il marpione. Poveraccio. Oltretutto, a dare retta agli esperti, l’ostinata volontà di impressionare la propria compagna a tutti i costi e con ogni mezzo, è profondamente sbagliato. Tutto questo pavoneggiarsi infatti, rischia di far passare questo messaggio: “Dato che mi sento inferiore a te, mi esibisco in questa fantasmagorica ruota”.
Ba’ che dire, sarà vero, sarà falso, Sara Fergusson…! (come diceva giustamente Ezio Greggio)… che ognuno valuti la faccenda secondo il proprio discernimento. Ad ogni modo, suggeriscono sempre gli esperti, sarebbero da evitare anche le conversazioni troppo impegnata: “Troppa logica finisce per spezzare il flusso emotivo e rende più difficile la conquista”.
Altro suggerimento? Evitare assolutamente i toni da professore: irritano, annoiano e spesso fanno passare per imbecilli. Come a dire: uno sbadiglio ti seppellirà.
E qual è il momento più gettonato per lanciarsi in questo genere di auto-esaltazione? Il 56 per cento del campione ha risposto durante la cena. Ovviamente. È lì che si giocano le carte migliori. Che se poi la donna permette anche all’uomo di pagare il conto senza grosse obiezioni, be’ le probabilità di un successo finale sono assai alte. Almeno nella mente malata del play boy da strapazzo.
A questo punto, mai come in questa occasione, vale il vecchio suggerimento: uomini, siate voi stessi. Tanto prima o poi la verità viene fuori. Per lo meno vi risparmiate la figuraccia.

Fonte: http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/16202/Sesso%20OstopOalO%20cuccaggioEOintellettuale%20OocchiOaOsmartphoneOeOtablet.html

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