Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

mercoledì 21 novembre 2012

L'intervista doppia per la Festa del Camminare 2012

Oggi proponiamo l'intervista doppia integrale realizzata durante la Festa del Camminare svoltasi a Vicopisano (PI) qualche mese fa.

D’AUSILIO INTERVISTA BARBAGALLO

1) Cosa conta in un camminatore?
Avere delle scarpe buone ed essere curioso su cosa c'è oltre il colle
2) Hai cambiato radicalmente vita alcuni anni fa e sei andato a vivere negli Appennini: ci descrivi la tua giornata tipo?
Veramente sto a 10' dall'autostrada A1. Non ho giornata tipo anche perché improvviso.
3) Qual è l’identikit del camminatore perfetto?
Parla poco, non si lamenta mai e non gli vengono le vesciche.
4) Quali sono le soddisfazioni più belle che si raccolgono conducendo un trekking?
Quando tutti i partecipanti sono a letto e dormono con quel sorriso beato di chi è stanco ma felice.
5) Puoi spiegarci quali sono i benefici fisici e mentali del camminare per una persona giovane? Sicuramente fa meglio che stare davanti al computer.
6) Quanto sono importanti i sapori gastronomici in un viaggio a piedi?
Il 30% della riuscita del trekking a volte il 70%.
7) Come hai scoperto il camminare?
Da molto piccolo intorno all'anno di età ma non mi ricordo se gattonando o con il girello (all'epoca si usava).
8) Con XXX proponi molti viaggi a piedi: come sei venuto a conoscenza di tutto questi posti così diversi gli uni dagli altri?
Sono un vagabondo.
9) Quali fra questi posti sono preferiti dai camminatori?
Dolomiti e Val Maira in Piemonte vanno tanto.
10) Preferisci i viaggi brevi o di più giorni?
Io amo il trekking itinerante di almeno una settimana con zaino sulle spalle ma non più di 15 giorni di fila perché poi mi rompo un po'.
11) Ami camminare solo?
Manco per niente; la mia resistenza a camminare da solo non supera i tre giorni.
12) In che modo è possibile migliorare gli aspetti organizzativi del viaggio?
Accogliendo le critiche e i consigli dei partecipanti .
13) E nel tempo libero, cosa ami fare?
Dormire fino tardi e giocare con Alice e/o Duccio
14) Ti porti ancora dietro il Diario di Arnaud durante il trekking del Glorioso Rimpatrio, o lo scarichi sulla schiena di un partecipante?
Spero sempre di beccare un partecipante mentre usa il telefonino e punirlo facendogli portare il libro.
15) Che rapporto hai con i camminatori che prendono parte ai tuoi viaggi?
Dipende normalmente sto' abbastanza simpatico.
16) Tre cose da portare con sé in ogni viaggio?
Zaino, scarpone destro e sinistro (e siamo a tre?).
17) Noti un fermento nei mezzi di comunicazione e di informazione, anche nazionali, sui viaggi a piedi?
Sono di gran moda.
18) Come e perché sei diventato una guida ambientale?
Per campare in modo eco e sostenibile e per decrescere moooooooooooooooooooooolto.
19) Qual è il primo consiglio che dai a un camminatore?
Tagliarsi le unghie dei piedi, ma nel giusto modo se no si incarniscono.
20) Le nuove generazioni sono sensibili al camminare? Perché ai trekking si iscrivono quasi sempre e soltanto relitti umani?
No fino a che non si accorgono di avere il colesterolo alto. Non e' vero e' pieno di bella gente.
21) Non sei più giovanissimo, fino a quando vuoi vestire gli abiti da guida?
Fino a che schianterò sul sentiero schiacciato dallo zaino o dalla responsabilità.
22) A chi afferma che camminare è fatica, cosa rispondi?
Ha ragione!
23) Come cambia il rapporto con il cammino dal Nord al Sud dell’Italia?
Senza generalizzare il mio rapporto quando sono: al nord cammino tutto il giorno, magari senza mangiare; al centro mezza giornata e poi si va a mangiare; al sud si raggiunge il posto dove si mangia possibilmente vicino.
24) Qual è il ritmo dei tuoi viaggi a piedi?
Lento se non ci minaccia un temporale.
25) Qual è il tuo rapporto con le nuove tecnologie e i social network, sono utili per la tua attività? Sono utilissimi non devo più stamparmi i volantini e andarmeli a distribuire in giro.
26) Qual è il periodo che preferisci per viaggiare a piedi?
Tutto l'anno basta che non piova.
27) Quali sono le storie che racconti nei tuoi viaggi?
Tante e non tutte vere.
28) Sei comunista?
Posso affermare senza tema di smentita di essere una vittima del comunismo peggio che l'Albania. 29) Che rapporto hai con il denaro? Ti definiresti un prodigo o un taccagno fatto e finito?
Sono un taccagnissimo e sarà sempre peggio.

BARBAGALLO INTERVISTA D’AUSILIO

1) Per diventare scrittore bisogna leggere tanto?
Si, inevitabilmente. Anche se poi si corre il rischio di essere risucchiati da qualche autore, di esserne irrimediabilmente attratti, per poi imitarne, anche involontariamente, lo stile.
2) Quale è il libro più bello che hai letto?
Don Chisciotte. Rispondo senza pensarci. Entusiasmante, comico, a tratti tragico, completo direbbe Maurizio Milani. Come dice Erri De Luca, il vero “Invincibile”.
3) Prendi appunti solo durante i viaggi o anche normalmente per strada nella vita di tutti i giorni? Porto sempre con me un block-notes. Mi piace annotare frasi, battute, modi di dire originali. Ho una memoria a lungo termine molto forte, ma sono debolissimo sugli avvenimenti recenti. Da un piccolo spunto può nascere un grande racconto.
4) Vorresti vivere di sola letteratura?
È il sogno di tutti gli scrittori, ma in Italia è pressoché impossibile. Nei paesi anglosassoni ci sono molte più opportunità che non da noi. Le nuove tecnologie consentono di raggiungere un pubblico molto più vasto. E poi i costi di vendita sono più bassi e quindi più accessibili alle masse. E inoltre loro non hanno Bruno Vespa, né la Clerici e la Parodi.
5) A quale scrittore ti ispiri?
Mi piace scrivere per divertire: se non rido rileggendo ciò che ho scritto lo cancello subito. Adoro Gogol, trovo straordinaria la sua vena ironica. L’Ispettore Generale, ma anche Le Anime Morte sono capolavori di comicità, ancorché di letteratura. Da lui a scendere c’è Paolo Villaggio, soprattutto i primi libri pubblicati per Rizzoli, e infine Maurizio Milani: un genio.
6) Scrivere è faticoso?
Alle volte sì, ma è un’attività che svolgi soprattutto per te stesso, per il tuo piacere personale. A volte è talmente forte la necessità di scrivere che ti prende una frenesia incontrollata, ti sgorgano parole veloci, e hai fretta di metterle giù prima che riprendano a vagare…! E’ uno stato di ispirazione che va e viene: e bisogna afferrarlo prima che se ne vada di nuovo.
7) Che media avevi di Italiano alle medie?
Avevo una media molto alta, fu la mia professoressa di italiano a indirizzarmi verso il liceo classico. Io accettai il suggerimento perché ero una schiappa in matematica e al classico si facevano solo due ore a settimana.
8) E alle superiori?
Nella media, senza infamia né lode. Valutare un tema, al di là degli errori di ortografia o sintassi, è cosa assai complicata. Dipende dai gusti.
9) Se tu fossi in cordata su un ghiacciaio con Erri De Luca e Mauro Corona, SCIVOLATE! a chi dei due taglieresti la corda per salvarti?
Credo a nessuno dei due: sono sempre stato amante del bel gesto. E comunque bisogna trovarcisi in quella situazione: a parole sono buoni tutti. Ad ogni modo del primo ho tutti i libri, del secondo neanche uno.
10) Chi ti piacerebbe incontrare tra gli scrittori in vita?
Ne ho già incontrati molti, mi piace seguire le presentazioni dei libri dei miei autori preferiti. L’incontro più bello l’ho avuto con Dario Fo, casualmente in una trattoria di Milano. Ero così euforico di quell’incontro che non mi sono neanche accorto che era lì al tavolo con la moglie…!
11) E tra quelli trapassati? Senza dubbio Terzani. Un faro: ho scritto racconti di viaggio perché prima avevo viaggiato con i suoi libri.
12) Ami fare delle caricature dei personaggi dei viaggi, tu che fumetto saresti?
Non ho mai letto fumetti in vita mia: sono sempre stato un bambino orribilmente più maturo della mia età.
13) Quanto è stato importante per te lo sceneggiato con Kabir Bedi degli anni ‘70?
Ho dei ricordi molto sbiaditi, perlopiù negativi. Le colonne sonore di quello sceneggiato erano assolutamente ansiogene…, peggio di Orzoway… e poi i personaggi rischiavano sempre di essere divorati dalla tigre. C’era da non dormire la notte. No, direi che non mi piaceva proprio per niente. 14) Paolo Villaggio ti piace di più come Fantozzi, Fracchia o come opinionista politico?
Fantozzi senza dubbio. Mi piacerebbe che un giorno inventassero una pillola capace di cancellare solo alcune parti della memoria. Rivedrei con occhi nuovi quei film e rischierei, come per la prima volta, l’arresto respiratorio per il troppo ridere. Tra l’altro i libri sono più comici dei film: da non credere.
15) Per ogni libro pubblicato quanto guadagni?
Pochissimo, i contratti standard si aggirano sul 10% del prezzo di copertina.
16) Sei d'accordo con la difesa dei diritti d'autore contro internet etc.?
Credo che i diritti d’autore abbiano un senso per un periodo limitato di tempo. Qualche anno, non di più. Dopodiché devono diventare patrimonio dell’umanità.
17) Libri di carta o tablet?
Rigorosamente di carta. Penso che solo un’arida mente da “cinghiale laureato in matematica”, come diceva De Andrè, potesse inventare una cosa di questo genere.
18) Sei comunista?
No, mai stato. Neanche quando abitavo a Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia. Anzi, per reazione ero diventato missino. Frequentavo anche le sezioni di partito. Poi me ne andai. Era una tale noia: giocavamo sempre a risiko e ci si scannava per le armate nere….! Col tempo sono diventato un “giustizialista”, come si usa dire con termine spregiativo. Prima di tornare a votare per la destra o la sinistra (ammesso e non concesso che tali termini abbiano ancora un significato) bisogna ristabilire la democrazia in questo paese.
19) Scrivi anche poesie?
No, niente poesie. Non mi appartiene proprio il genere e non lo capisco. Sono un anaffettivo arido e senza passione.
20) Cosa fai per prevenire il callo dello scrittore?
Ehi, non scherziamo, io sono solo un cialtrone che scrive fesserie per passione. Fai la domanda a Bruno Vespa.
21) E vero che sei amico di Rumitz?
No, l’ho incontrato a Crema durante la presentazione de La cotogna di Istambul. Dato che sono amico del libraio che aveva organizzato l’incontro, siamo andati a bere qualcosa insieme. E’ un grande intenditore di vini…! Eravamo in quattro. Ho avuto il privilegio di avere tra le mani le bozze de Il bene ostinato. E’ stato emozionante.
22) Quale è il tuo quotidiano preferito?
Leggo spesso Il Fatto Quotidiano, ma in generale mi informo sul web. Tra l’altro pochi sanno che sul sito istituzionale della Camera c’è una rassegna stampa molto ben fatta, pagata dai contribuenti e scaricabile gratuitamente. Le do quasi tutti i giorni un’occhiata.
23) Hai camminato con molte associazioni quale è quella con i gruppi più simpatici?
Ho cominciato a viaggiare nel 2005. Prima di allora facevo delle vacanze vomitevoli, con la solita compagnia di giro, presso località balneari rinomate. Dopo aver provato diverse associazioni, posso dire, senza ombra di dubbio, che XXX è la migliore. E Maurizio anche, pure meglio di Kit Carson.
Eravamo d'accordo per 50 euro subito e 50 dopo la pubblicazione. Mi raccomando, niente scherzi.

Nessun commento:

Posta un commento